E’ in vigore il Regolamento regionale sugli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche di piccoli insediamenti
La Regione Puglia, con deliberazione di Giunta n. 2750 del 5 dicembre 2011, ha definitivamente adottato il Regolamento regionale n. 26 riguardante “Disciplina degli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche di insediamenti di consistenza inferiore ai 2000 abitanti equivalenti, ad esclusione degli scarichi già regolamentati dal S.I.I.” (D.Lgs. n. 152/2006, art. 100, comma 3).Il Regolamento, pubblicato sul Bollettino ufficiale n. 195 del 16 dicembre 2001, &e
La Regione Puglia, con deliberazione di Giunta n. 2750 del 5 dicembre 2011, ha definitivamente adottato il Regolamento regionale n. 26 riguardante “Disciplina degli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche di insediamenti di consistenza inferiore ai 2000 abitanti equivalenti, ad esclusione degli scarichi già regolamentati dal S.I.I.” (D.Lgs. n. 152/2006, art. 100, comma 3).
Il Regolamento, pubblicato sul Bollettino ufficiale n. 195 del 16 dicembre 2001, è stato predisposto dal Servizio Tutela delle Acque ai sensi della normativa vigente in materia ambientale.
Il D.Lgs n. 152/2006, che al comma 1 dell’art. 100 stabilisce che “Gli agglomerati con un numero di abitanti equivalenti superiore a 2.000 devono essere provvisti di reti fognarie per le acque reflue urbane”, al successivo comma 3 dello stesso articolo precisa che “Per insediamenti, installazioni o edifici isolati che producono acque reflue domestiche, le regioni individuano sistemi individuali o altri sistemi pubblici o privati adeguati che raggiungano lo stesso livello di protezione ambientale, indicando i tempi di adeguamento degli scarichi a detti sistemi”.
Il nuovo regolamento, nel dare attuazione ad una delle misure previste nel Piano di tutela delle acque, ha l’obiettivo di contribuire alla salvaguardia delle risorse idriche della Puglia.
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